Tipico casale Sabino

Corsa alla campagna e ai borghi il mercato immobiliare ne beneficerà

E così, non tutti i mali vengono per nuocere, almeno ovunque. Nell’immobiliare, già nei momenti di pandemia piena, si percepivano alcuni cenni di interesse verso le campagne e i borghi, adesso si prevede una vera e propria ondata di persone. Da sempre, vivere fuori città,  ha avuto un proprio target di clienti, pur se , principalmente per seconde case. Questa pandemia e tutto ciò che ha comportato, sta  dando vita a seri intenti delle famiglie di dirigersi verso la vita dei campi e nei borghi. La minore densità abitativa, la maggiore qualità dell’aria, sono dei fattori che limitano molto la trasmissione del virus. La possibilità di avere degli spazi ampi dove muoversi e vivere la propria vita familiare, anche in momenti di particolari restrizioni si è rivelato un grandissimo vantaggio. E’ innegabile che chi in questi mesi di lockdown, si è trovato nei paesi e nelle campagne ha potuto comunque muoversi di più e meglio di milioni di Italiani, intrappolati nel cemento. Alcuni gruppi facebook, hanno documentato come le famiglie fossero attive nei loro giardini e terreni, moltissimi i forni accesi, moltissime le persone prese nel curare i loro fiori e le loro piante. Molti bambini hanno potuto fare le loro capanne, le loro casette immaginarie, le mamme e molti papà si sono dedicati alla cucina e gli orti hanno avuto tante attenzioni in più. Albe e tramonti bellissimi e attività fisica entro tutte le normative perché pur se un po’ scomodo, correre nei pressi della propria abitazione, fuori città, spesso significa avere a disposizione molte stradine e boschi nei quali , potersi muovere liberamente, senza ricevere ne recare danni. Dalla rivoluzione industriale in poi, le famiglie si sono spostate nelle città, in Italia lo spostamento di massa c’è stato dagli anni 50 fino agli anni 80/90. Già da tempo, era in atto una controtendenza, ovvero un nuovo spostamento dalla città verso la provincia ma sempre con alcuni dubbi e limitazioni riguardo le difficoltà e i tempi di spostamento per raggiungere il posto di lavoro. Superato anche questo! La pandemia ha accelerato molto il fenomeno dello smart working, portando subito diversi milioni di lavoratori a produrre da casa. Potranno diventare fino a 7.000.000 gli operatori casalinghi e questo determinerà sicuramente la possibilità ulteriore di vivere fuori città. Un auto e una bici elettrica, da tenere sempre in comoda carica a casa e pronti per muoversi nei paesi e perché no in molti casi , raggiungere con facilità i grandi centri quando necessario. Anche la divisione digitale è ormai destinata a scomparire o ad essere sempre più limitata. Il minore costo della vita non è un dato da sottovalutare. Sarà la voglia di uscire anche solo per fare una passeggiata? Molti cittadini stanno scalpitando per fare il loro sopralluogo con gli operatori immobiliari delle Provincie.

 www.andrealuciogiulivi.it

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